Formazione è emozione

di Max Formisano

Davvero, Formazione è emozione. Certo, non solo questo. È anche riflessione, informazione, comunicazione, scambio, crescita.

Ma… senza le emozioni, la Formazione è un’arma spuntata. E allora ti presento il concetto di “stato”: l’insieme di pensieri, fisiologia ed emozioni, in un certo momento (o nel “qui e ora”).

Essere coscienti di quale sia il proprio stato e quello del proprio uditorio è importantissimo per un Formatore o un oratore. Non sapere come influenzare il proprio e l’altrui stato è come navigare in balìa delle onde. Mente e corpo, infatti, non sono due parti distinte che vivono una in sala da pranzo e l’altra nella stanza da letto: sono parte dello stesso sistema, s’influenzano a vicenda. E con il tuo stato influenzi l’ambiente intorno a te: il tuo stato influenza il tuo comportamento e, dunque, i tuoi risultati. Ovvero: il tuo mondo interiore determina largamente quello esteriore.

Dunque “il gioco dello stato” consiste in 2 tempi. Primo tempo: scegliere il tuo stato ed entrarci. Secondo tempo: scegliere lo stato in cui far entrare il tuo uditorio e poi indurlo.

Primo tempo: il tuo stato. Prima di pensare a che stato suscitare nell’uditorio, devi assolutamente pensare al tuo. In che stato vuoi essere quando inizi la performance? E quando finisci? E quando trasmetti quel messaggio particolare? Imparare a modificare costantemente il tuo stato ti permette non solo di prendere il controllo delle tue performance oratorie ma anche – che tu ci creda o no – della tua vita. Hai 2 leve potenti per farlo:

  1. AGIRE SUI PENSIERI. I pensieri influiscono sul tuo stato e quindi su come ti senti. Pensa a quando vediamo un film dove il protagonista alla fine muore, non è forse vero che a volte ci viene da piangere pur sapendo che è una finzione? Idem quando ci raccontano storie drammatiche o comiche o emozionanti. Insomma: proviamo qualcosa anche se non viviamo l’esperienza direttamente, ma per “procura”. Il cervello, richiamando alla memoria eventi passati o immaginando eventi futuri, vive tutto “come se” stesse accadendo. Finzione e realtà producono lo stesso effetto. Quando “ricordi un momento della tua vita in cui ti sei sentito particolarmente in ‘quello’ stato” che vuoi recuperare, lo recuperi. Dunque rivivendo mentalmente l’esperienza, ne recuperi anche lo stato che vi è associato.
  2. AGIRE SULLA FISIOLOGIA. Esiste un legame diretto fra la tua postura, il modo in cui respiri, le espressioni del volto e il tuo stato. Prova ora a deprimerti mentre salti a piè pari per casa, oppure a ridere a crepapelle con le spalle curve e lo sguardo verso il basso. È praticamente impossibile: pensieri e fisiologia sono interconnessi e si influenzano a vicenda. Scegli una fisiologia di potere e sarai subito in uno stato di potere.

Secondo tempo: lo stato del tuo uditorio. Ora che sai come scegliere il tuo stato ed entrarci, è ora di scegliere lo stato del tuo uditorio. Gli stati d’animo sono contagiosi: è impossibile essere a contatto con qualcuno molto motivato e non sentire almeno un po’ del suo entusiasmo. Ma attenzione: è vero anche il contrario. Quindi, inizia a lavorare sul tuo stato, poi pensa a come contagiare positivamente il tuo uditorio.

Come fare? Ancora una volta hai due leve potenti:

  1. USA LA VOCE. Il tono, il volume e la velocità della tua voce influenzano lo stato del tuo uditorio. Una voce monotona e monocorde lo annoierà a morte. Una voce dinamica e variegata lo terrà sveglio e attento. Prendi consapevolezza del tuo tono di voce e inizia a lavorarci. Impara a modularlo, ad enfatizzare certe parole, a fare pause strategiche. Ricorda: la tua voce è uno strumento potentissimo.
  2. USA IL CORPO. Il linguaggio del corpo è altrettanto importante. Muoviti, gesticola, usa lo spazio a tua disposizione. Una postura aperta e gesti ampi trasmettono sicurezza e apertura. Al contrario, una postura chiusa e gesti ridotti trasmettono insicurezza e chiusura. Prendi consapevolezza del tuo corpo e inizia a lavorarci. Impara a usarlo per comunicare meglio.

Ricorda: formazione è emozione. E tu, come Formatore, hai il potere di scegliere e influenzare il tuo stato e quello del tuo uditorio. Usa questo potere con saggezza e responsabilità, e vedrai che i tuoi risultati miglioreranno notevolmente.