La PNL è manipolazione! Proteggiti dai piennellari e fai un lavoro di qualità

C’è una classica obiezione ricorrente nei miei vent’anni di carriera nel campo del Coaching e della PNL.

  • La PNL è manipolazione e ti spersonalizza. Non mi interessa perché poi c’è qualcuno che mi persuade a fare qualcosa che non voglio.

PNL è manipolazione

Chi pronuncia una frase del genere è spesso entrato a contatto direttamente o indirettamente con un “piennellaro”, ovvero colui che ne sa a pacchi di teoria, ha memorizzato il glossario di PNL, fa il figaccione citandoti nomi altisonanti e ha partecipato rigorosamente a un solo PNL Practitioner, un solo PNL Master Practitioner (perché lui “li ha già fatti” quindi, come Paganini, non ripete) e, forse, un Trainer Training. E, ovviamente, ha già capito tutto al primo colpo.

Però poi non applica nulla di ciò che ha imparato e non è in grado di far ottenere risultati a chi si rivolge a lui, risultando anche sgradevole.

Fa mille interpretazioni e giudica invece di voler sinceramente aiutare l’altro, rendendo complessa una cosa che è nata semplice.

È colui che ha come missione quella di far cambiare idea agli altri, anche quando non richiesto, affinché tutto corrisponda al suo modello del mondo.

Se ad esempio è diventato un salutista e ti vede fumare, lo vedrai prepararsi con i migliori Sleight of Mouth prima di apostrofarti con frasi tipo: “dai, non è più di moda fumare… lo sanno tutti che fa male. Se vuoi, ti aiuto io: è facile smettere se sai come farlo”, robe che manco Allen Carr avrebbe detto.

Il professionista vero in PNL invece, oltre a sapere molto bene la teoria, riesce a metterla in pratica e trasferirla. Perché ha un interesse sincero verso l’altra persona. Ed è appunto abbinando testa e cuore che otteniamo risultati.

Ci ho tenuto a specificare questi atteggiamenti perché così hai un’idea di cosa non fare se vuoi ottenere risultati come Coach e Piennellista e se non vuoi generare nel cliente la maggior parte delle obiezioni riguardanti costi, tempi, rassicurazione sui risultati, ecc.

Chiamo questi pseudo-coach le Matricole e Meteore del Coaching, proprio come il programma televisivo.

Infatti oggi, se uno ha studiato un po’ di web marketing e si sa posizionare bene (magari si è fatto seguire da professionisti in gamba nel settore), grazie al web e ai social network può dire la sua in ogni campo. Questo è ovviamente un bene da una parte, mentre dall’altra bisogna tenere presente che con l’informazione arriva la disinformazione.

Ovviamente il potenziale Coachee non sa distinguere tra le informazioni di qualità e le stupidaggini, quindi tocca a noi sgomberare il campo da equivoci. «Ma non farai mica lo stesso lavoro di quel pirla di Tizio Caio?» ti chiedono alcuni.

Le Matricole e Meteore sono destinate a non durare a lungo. Fanno i fuochi d’artificio per un paio d’anni, si bruciano e poi tornano da dove sono partite e non le trovi più sul mercato. Chi ha qualche anno di professione sulle spalle ne ha visti passare molti. Ma purtroppo creano danni per il nostro mondo e tocca a noi andare a ripulire dove hanno “sporcato”.

Quindi: evita di essere uno di loro. Come? Esigendo da te stesso la massima qualità, preparazione e costanza in ogni intervento professionale e divulgativo che fai.

Tornando all’inizio, come ho risolto negli anni quest’obiezione?

Semplice, spiego al potenziale Coachee (e faccio divulgazione sui miei canali) cosa significa realmente persuadere e manipolare.

Dico alle persone:PNL è manipolazione «Partiamo dal presupposto che nessuno ti può far fare qualcosa che non vuoi fare. Manipolare? Sì, la PNL è un insieme di strumenti che ti aiuta a mandare il tuo messaggio in modo più efficace alle altre persone. Se ci pensi, quasi ogni giorno ognuno di noi cerca di persuadere gli altri delle proprie opinioni, idee, decisioni, visioni del mondo, ecc.

Ad esempio lo fa l’insegnante che vuole che l’allievo studi di più in modo tale che sia ben preparato, e dall’altra parte lo fa l’allievo per farsi dare il voto più alto e tornare a casa con una pagella decorosa.

Lo fa il medico con il paziente per fargli adottare delle abitudini più sane, e dall’altra parte lo fa il paziente con il medico affinché si prenda cura di lui al meglio.

Lo fa il venditore con il cliente per enfatizzare il valore del proprio prodotto e lo fa il cliente con il venditore per avere un trattamento economico o un servizio migliori.

Lo fa il genitore con il figlio adolescente affinché torni a casa presto, e lo fa il figlio con il genitore per guadagnare qualche prezioso minuto della notte in più da vivere con gli amici e sentirsi grande. E così via.

E giustamente lo fa il Coach con il Coachee per aiutarlo, ad esempio, a cambiare delle convinzioni che non lo favoriscono nella vita.

Il punto non è quello di persuadere o meno, bensì quello di imparare a farlo bene e senza utilizzare strumenti stupidi e per nulla etici (tipo sensi di colpa, intimidazioni, ricatti, arrabbiature, ecc.) come fa la maggior parte delle persone.

Poi, come ti dicevo prima, se tu non vuoi fare qualcosa, non esistono formule magiche che ti costringano a farla contro la tua volontà.

Ora, vuoi imparare ad arrivare in modo più efficace agli altri e giocarti meglio le tue chances? A te la risposta.

(Articolo a cura di Alessandro Mora, Master Trainer di PNL a capo del Top Team internazionale degli assistenti del Dott. Richard Bandler e Contributor CoachMag)

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