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L’on-line non ti salverà dal business plan

di Elisa Scagnetti

Per avviare un’attività di Coaching online di successo è necessario partire con le idee molto chiare e con un progetto articolato in diverse aree e sviluppato in modo specifico. Negli ultimi mesi, in cui siamo tutti quasi perennemente collegati in rete, mi sono resa conto che il lancio di un’attività di Coaching online sembra molto semplice, ma il processo per avere successo può essere impegnativo e, a volte, scoraggiante. Il primo aspetto importante di cui dobbiamo tenere conto è che non siamo “solo” Coach: siamo imprenditori e pensare come tali è l’unico modo perché la nostra attività prosperi nel tempo.

In questo articolo voglio fornirti un piccolo vademecum sui 5 punti chiave che devono essere presenti in tutti i Business Plan, che il tuo sia un lavoro online o in presenza. Ecco i fondamentali.

  1. Mission: Quello che c’è dietro al nostro lavoro. Ritengo che senza una mission chiara non si possa sperare che la nostra attività prosperi. Ci saranno sempre momenti difficili in cui le cose non andranno come avevamo previsto: in quei momenti la nostra mission, il motivo per cui abbiamo scelto di creare l’attività che svolgiamo con tanta dedizione, ci darà la spinta di cui abbiamo bisogno. Quando scegliamo di diventare Coach, generalmente, abbiamo due motivazioni principali, una ideologica e una pratica: la motivazione pratica è relativa solo a noi stessi e alle esigenze immediate della nostra vita, mentre la motivazione ideologica è più ampia e rappresenta l’impatto del nostro lavoro sugli altri.
  2. Cliente ideale: Il cliente ideale è una componente fondamentale per far crescere la nostra attività, mai sottovalutarla! Quando ci rivolgiamo alle persone giuste, possiamo affinare il nostro messaggio per comunicare direttamente con loro e focalizzare la nostra strategia sui loro reali bisogni e sulle nostre specifiche soluzioni.
  3. Piano marketing: Non sbuffare, che ti vedo! Il mio consiglio è quello di fare un piano marketing annuale con una visione dall’alto delle attività che andremo a svolgere e sui temi che tratteremo di mese in mese per promuovere la nostra attività; poi, trimestralmente, scendiamo nel dettaglio. Ti consiglio di analizzare almeno mensilmente ogni singola attività di marketing, segnandone costi, tempi e benefici.
  4. Quale cifra dobbiamo guadagnare: La domanda da cui iniziare è “Quanto ti costi?” Spoiler: più di quanto pensiamo e spesso più di quanto scarichiamo dalle tasse. Ricorda che la professione di Coach professionista si differenzia da quella di “hobbysta” proprio perché l’attività di Coaching è quella che ci dà da vivere. Dobbiamo partire dall’unica cosa certa e sotto il nostro controllo: i costi. Tiriamo fuori tutte le spese degli ultimi 12 mesi, anche quelle personali o di cui non abbiamo fattura perché non le possiamo scaricare e facciamo pace con la situazione che si delineerà sotto i nostri occhi. Adesso possiamo rispondere alla domanda “Quanto devo guadagnare?” Dobbiamo sempre conoscere qual è la soglia sotto la quale non possiamo scendere. Una cosa che ricordo sempre alle persone che lavorano con me è che, quando si tratta di entrate economiche come liberi professionisti, è più corretto ragionare per anno e non per mese, come facciamo quando invece siamo dipendenti. Ci saranno sempre dei mesi in cui fatturiamo pochissimo perché stiamo preparando il lancio di un percorso o di un corso dal vivo e altri mesi in cui fatturiamo oltre il 50% della nostra previsione annuale perché è arrivato il momento del lancio della nostra offerta.
  5. Mentori e Alleati: I nostri sistemi di supporto! Nella mia esperienza, non possiamo fare nulla senza avere accanto a noi, anche solo in modo virtuale, alleati e mentori: dalla famiglia agli amici, fino ai nostri Coach e Formatori, dobbiamo circondarci di persone che: • credono in noi • possono diventare valide collaborazioni • ci sono già passati

Ti invito a scrivere i nomi delle persone che vuoi al tuo fianco e poi: • chiediamoci qual è il loro ruolo nella nostra avventura lavorativa • confrontiamoci con loro nelle cose che per noi sono importanti.

Eccoci al termine di questo vademecum: tieni sempre il tuo business plan a portata di mano e consultalo ogni volta che dovrai: • scegliere con quale cliente lavorare; • decidere un’azione di marketing; • stabilire i tuoi prezzi; • proporre un tuo nuovo percorso sul mercato; • decidere una nuova collaborazione; • e, in generale, valutare tutto ciò che ha a che fare con la tua attività di Coach e Formatore.

“PARTI DALL’UNICA COSA CERTA E SOTTO IL TUO CONTROLLO: I COSTI”