Ben arrivati carissimi Lettori nel numero 62 di CoachMag!
Ecco pronte per voi 100 nuove pagine, concepite grazie alla passione e competenza dei più autorevoli Coach e Formatori italiani, riunti stavolta attorno a un focus che tocca uno degli aspetti principali nel mondo del Coaching e della Formazione. Parliamo infatti di: “Il Rapport tra Coach e Coachee: come creare e mantenere fiducia con il tuo cliente.”
È questo un tema delicatissimo, tanto fragili e solidi insieme possono essere i rapporti tra gli esseri umani. Si sono spesi fiumi di inchiostro sui temi della comprensione, dell’empatia, del come entrare in una sana relazione gli uni con gli altri, ancor più̀ quando il contesto è di tipo professionale, che far nascere e mantenere il Rapport – il rapporto quindi di fiducia – tra noi e i nostri clienti potrebbe sembrare un aspetto scontato, ormai assodato e dunque privo di rischi.
Eppure, proprio qui si annida tutta la bellezza delle nostre professioni: come Coach e Formatori, siamo essere umani al servizio di altri esseri umani, e sono più gli aspetti relazionali che possono sfuggire al nostro controllo, di quelli che siamo in grado di prevedere e di calcolare.
Cosa cercano i nostri clienti dalla relazione (non solo dal processo) di Coaching? Cosa vedono in noi e cosa noi vogliamo mostrare loro?
Quanto è importante entrare in risonanza emotiva con i nostri clienti, e quanto occorre invece mettersi al riparo da un coinvolgimento emotivo troppo stretto e diretto? Come creare lo spazio perfetto di relazione professionale, nel quale i confini tra professionista e cliente sono a volte tanto impercettibili quanto vitali?
Il Rapport è forse, a ben vedere, sopravvalutato? Possiamo agire in contesto di Coaching anche in sua assenza, totale o quasi? Come ci guida il nostro cervello nella comprensione dei bisogni dell’altro? Quali meccanismi neurologici fanno sì che scatti l’alchimia tra due persone?
E ancora: la fiducia si misura in rapporto all’esperienza maturata durante il percorso con il cliente o va “meritata” a monte, prima di alzare il sipario sulla sessione di Coaching o sull’aula di Formazione?
Sviluppare un Rapport vincente significa sempre accettare, comprendere e accogliere il cliente o implica anche il mostrarsi in grado di dare feedback a volte duri da metabolizzare?
È più̀ importante il Rapport o i risultati raggiunti in sessione? E si possono raggiungere risultati eccellenti solo grazie a un Rapport eccellente?
In quello spazio di relazione, nel quale tutto può accadere, gli equilibri si moltiplicano quando gli attori in gioco si moltiplicano a loro volta. Ed è questo il numero di CoachMag più̀ felice per dar vita a una nuova rubrica, dedicata al tema del “Team Coaching: Raggiungere risultati e vivere lo scopo comune”, a cura della nostra nuova sorridentissima Contributor Laura Salimbeni.
Laura ci racconterà, da questo numero della rivista in avanti, come trasformare un gruppo di persone in un team funzionale significhi costruire un insieme unita- rio che, in modo armonico e allineato, si organizza e agisce per raggiungere lo scopo comune.
Affascinante, vero?
Come affascinante e imperscrutabile insieme è l’animo umano: nel quale basta un soffio per creare un mondo meraviglioso, così come basta un soffio per distruggerlo.
Noi di CoachMag siamo qui, per voi, non tanto per governare il soffio dei venti, quanto per imparare a navigare le emozioni – le nostre e quelle dei nostri clienti – e ad esplorarle, con amore. Volete seguirci in questo viaggio?
Buona lettura dal vostro direttore,
Natascia Pane